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04 settembre 2022

Verona, io ingannato dal avvocato, ricorso a CEDU dichiarato inammissibile

 Dopo la lettura di questo post qualcuno rimarrà sodisfatto.



Il 17 Aprile del 2013 mi ero rivolto al avv. Alice Chiementin 

per chiederli un parere legale in seguito a dei reati di cui sono la vittima . Nel link sotto si trova il post con la sintesi della mia storia pubblicato dopo. 

Dopo che aveva esaminato gli atti in Procura della Repubblica di Verona, mi disse che il mio fascicolo era appena stato archiviato. Era stato archiviato Il 16 Aprile 2013 il giorno prima che le firmassi la nomina. 


Il mio fascicolo era stato archiviato dal Giudice di Pace Cesare Rindone che insieme al pubblico ministero Z.N. aveva ignorando le contradizioni e le falsità dei miei carnefici resi nei loro verbali, aveva ignorano anche il mio racconto e la perizia medico legale che era agli atti. ( Nel giugno del 2017 in un altra vicenda Il giudice Cesare Rindone fini in manette per tangenti). Quando appresi questa notizia mi erano sorti dei grossi dubbi sul modo in cui lui archivio il mio fascicolo ignorando i fati descritti sopra. I dubbi che li ho tuttora.  
L'avv. Chiementin mi disse che occorreva presentare istanza per la riapertura delle indagini, e per questo mi chiese 300 euro. Che gli ho pagato subito. Presentò l'istanza di riapertura delle indagini alla Procura della Repubblica di Verona il 14 giugno 2013. 
Istanza che 5 giorni più tardi viene respinta da allora Procuratore capo della Repubblica di Verona il dott. Mario Giulio Schinaia. 
 

Allora chiesi alla avv. Chiementin di presentare ricorso alla Corte europea per i diritti dell'uomo. C.E.D.U. In vece per l'avv. Chiementin si doveva presentare l'istanza di avocazione delle indagini preliminari alla Procura Generale della Repubblica preso la Corte d'appello di Venezia, alla procura Generale presso la Corte di Cassazione. Anche per questa istanza mi aveva chiesto e ricevuto 300 euro.  


Istanza di avvocazione che arrivo alla corte d'appello di Venezia il 1.10.2013.  

Istanza non viene accolta perché i reati erano già prescritti. A me il avv. Chiementin me l'aveva comunicato 2 settimane dopo il 13 novembre 2013. 

Dopo questa seconda istanza respinta decise di scrivere il ricorso alla corte europea per i diritti dell'uomo C.E.D.U.  E per questo ricorso mi chiese 700 €  che le ho pagato in due trance, 300 € al inizio della scrittura del ricorso 
    
e altri 400 € alla firma del ricorso alla fine. Tutti soldi senza fattura. 


Ricorso che la Corte europea per i diritti dell'uomo lo dichiara inammissibile perché non sono rispettati i tempi previsti della corte. L'avv. Alice Chiementin l'aveva spedito in ritardo. 

Risposta della Corte europea per i diritti dell'uomo



Ricorso alla Corte europea per i diritti dell'uomo era unico ricorso che poteva dare un po' di giustizia a tutti questi anni di discriminazione e ingiustizia subita da me dal giorno del incidente ad oggi. 

Quando mi ero rivolto al avv. Chiementin il 17 aprile del 2013 unica cosa che si doveva fare era quella di presentare ricorso alla Corte europea per i diritti dell'uomo. Ma Lei aveva temporeggiato con delle istanze che non li sono state accolte perché i reati erano già  prescritti. Le sue istanze hanno avuto solo il fine di prendermi dei soldi, di condizionare le mie scelte e far passare del tempo. Aveva scelto volutamente di inviare il ricorso in ritardo alla Corte europea per i diritti dell'uomo per far si che sia dichiarato inammissibile. E di conseguenza impendendo che mi venisse riconosciuto un risarcimento. Quindi creandomi un ulteriore danno. 

Se questo post viene letto da un tutore della legge e pensa che si possa rimediare qualcosa mi può contattare a questo mail - gheorghevittima@gmail.com o su Facebook - https://www.facebook.com/ang.gheorghe/

Un paese civile non nasconde i suoi errori li riconosce e paga i danni.